RITRATTI D’AUTORE

Per realizzare corretti primi piani di pesci è importante essere in possesso di una buona tecnica fotografica e, soprattutto, conoscere in modo approfondito i loro comportamenti .
Gli obiettivi più indicati hanno focali che vanno da 50 a 200 millimetri macro, impiegati con fotocamere reflex scafandrate, dotate di autofocus.

Testo e foto di Claudio Ziraldo
Articolo pubblicato sulla rivista "FOTOSUB" n. 6 - Ed. Adventures

Il pesce imperatore e la cernia sono stati ripresi con una fotocamera reflex scafandrata ed un teleobiettivo macro con focale da 105 mm.
Sono stati usati diaframmi chiusi, in modo da ottenere una maggiore saturazione.

Per realizzare correttamente il ritratto fotografico di una persona, bisogna essere a conoscenza delle necessarie condizioni tecniche e soprattutto occorre soffermarsi a considerare la personalità del soggetto ed i suoi specifici tratti caratteriali.
È necessario che la foto sia in grado di comunicare lo stato d’animo della persona al momento della ripresa, quindi l’operatore deve saper cogliere espressioni spontanee, emozioni ed atteggiamenti interessanti; soltanto in questo modo il risultato finale sarà particolarmente valido ed efficace.

Il pesce soldato e l’unicorno sono stati fotografati con un obiettivo macro da 60 millimetri e flash Sea&Sea 300 TTL.
Tempo di otturazione un sessantesimo e diaframma 16.

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Per fotografare con successo gli animali e, nel nostro caso gli abitanti del mare, è invece indispensabile conoscere in modo approfondito l’ambiente in cui vivono, le abitudini e soprattutto occorre saper reagire prontamente ai loro atteggiamenti comportamentali.
In altre parole significa riuscire a lavorare con la fotocamera quasi in maniera istintiva, in modo da potersi concentrare totalmente sul soggetto, cercando di anticiparne le mosse.

Per questi due ritratti l’autore ha utilizzato una pellicola professionale da 100 ISO, con una grana molto fine ed un ottimo contrasto.

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È necessario poi saper sfruttare le buone occasioni che, in quanto tali, sono spesso improvvise e difficilmente si ripetono.
In particolare le immersioni notturne potranno riservare inaspettate e gradite sorprese.
È bene precisare che, pur utilizzando teleobiettivi macro, per riprendere il primo piano di un pesce lungo da 20 a 40 centimetri occorre avvicinarsi, a seconda dell’ottica a disposizione, ad intervalli che in nessun caso superano il mezzo metro.

Un pesce scoiattolo ed un pesce bandiera, due soggetti classici dei mari tropicali.

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Se la nostra attenzione poi si rivolge ad organismi di ridottissime dimensioni, per riprendere i quali è necessario raggiungere elevati rapporti di riproduzione, si arriverà a pochi centimetri dall’obiettivo.
È evidente che tale situazione creerà non pochi problemi all’operatore, che dovrà essere in grado di conservare un costante e preciso assetto idrostatico, pur dovendo mantenere uno stretto contatto con il soggetto che, molte volte, non ne vuole sapere di farsi inquadrare e…” se la dà a pinne!”.
Naturalmente l’ottenimento di buoni risultati è strettamente correlato all’impiego di idonee apparecchiature.

Un pesce farfalla ed una cernia.

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Le moderne fotocamere reflex autofocus, opportunamente scafandrate ed i relativi teleobiettivi macro con focali tra i 50 e i 200 millimetri rappresentano, oltre alla Nikon RS AF dotata del 55 millimetri R – UW AF Micro Nikkor, il più idoneo e qualificato parco di attrezzature per questo tipo di riprese.
Uno o due lampeggiatori elettronici, correttamente gestiti, oltre che restituire ai nostri soggetti i colori originali, consentiranno di “congelare” le immagini dei pesci in movimento, attribuendo loro un aspetto plastico e tridimensionale.

 

Un bel primo piano di un pesce pappagallo, realizzato con
una fotocamera Nikon scafandrata e obiettivo da 60 millimetri.
Per questo genere di immagini conviene immergersi di notte,
quando è più facile avvicinare i soggetti più diffidenti.

 

Una adeguata dose di esperienza, tanta passione e molta pazienza, metteranno gli appassionati di questo tipo di riprese nelle migliori condizioni per poter realizzare veri e propri “Ritratti d’Autore”.